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Food & Wine

Vino con la primavera nel bicchiere

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Wine glass

Pubblichiamo questo interessante articolo di Valentina Bolla. Essendo la quinta generazione di una famiglia con una lunga tradizione nella produzione di vino in Italia, Valentina è stata circondata dal vino fin da giovane. I suoi primi passi nel mondo del vino sono stati diventare Sommelier presso l’AIS. Ma è stato durante gli studi per il Diploma WSET che ha scoperto lo Sherry. Con diversi viaggi negli ultimi anni per visitare le cantine di Jerez, il suo amore per il mondo dello Sherry e lo stile di vita andaluso è cresciuto notevolmente. Ama la Spagna e parla fluentemente lo spagnolo. È una giornalista freelance che scrive di cibo e vino.

La primavera è iniziata. Questo momento di rinascita della natura è caratterizzato dallo sbocciare dei primi fiori, dall’arrivo dei primi frutti e dai particolari odori erbacei e dei prati appena tagliati. Le giornate si allungano e l’aria è piena dei profumi floreali e fruttati. Profumi floreali di rosa, biancospino, ginestra, lillà, acacia, violetta accompagnati da profumi fruttati di ciliegia, fragola, albicocca.

C’è energia nell’aria, e cresce la voglia di brindare con vini freschi e profumati. Come scegliere i vini giusti per portare aria di primavera a tavola?

Un modo semplice, ma efficace, per ritrovare il piacere di mangiare e bere seguendo i ritmi della natura è di abbinare dei vini primaverili italiani al frutto o fiore di stagione corrispondente. Il bouquet di un vino è composto da un insieme a volte anche molto complesso di note aromatiche e spesso si riscontrano aromi floreali e fruttati, di minore o maggiore intensità. Gli aromi che il naso sarà in grado di ritrovare nei vini, dipendono da vari fattori quali il vitigno, il territorio di origine, le tecniche di vinificazione.

Fra tutte le sfumature che si possono percepire nel profumo di un vino, la nota floreale non manca quasi mai. Aromi di fiori bianchi quali gelsomino, il biancospino e petali di rosa bianca si riconoscono facilmente nel vitigno aromatico Gewurztraminer, soprattutto nei vini bianchi giovani prodotti nell’Alto Adige. Abbinamenti ideali sono con carni bianche e verdure dal sapore delicato.

Altro vitigno dai profumi primaverili è il Sangiovese, che oltre all’aroma fruttato di ciliegia, al naso presenta fiori freschi più tendenti al rosso come la violetta e rosa canina, con un finale di more e frutti a bacca rossa. Il Sangiovese è molto utilizzato per la produzione di vini giovani e freschi come il Chianti o Morellino di Scansano. I tannini presenti in questo tipo di vini li rendono adatti ad accompagnare salumi e carni rosse.

Così come anche nei grandi vini rossi piemontesi Barolo e Barbaresco non sarà difficile poter percepire i petali di rosa e la viola. Dopo l’affinamento si sprigioneranno in sentori meno fragranti di fiori appassiti o secchi.

Tra gli aromi fruttati, quelli della fragola e del lampone caratterizzano il vino Lambrusco in Emilia Romagna. Un vino italiano che si abbina bene a salumi e a piatti tipici della cucina emiliana.

Tra i vitigni che ricordano maggiormente la ciliegia, oltre al Sangiovese, vi è il Primitivo di Manduria in Puglia. Un vino di corpo che proviene da climi caldi, che ha il colore rosso intenso delle ciliegie mature con sentori di prugna e amarena.

Il Brachetto d’Acqui con il suo intenso profumo floreale di geranio e altri fiori rossi è forse il più “primaverile” dei vini dolci italiani.

Vini bianchi giovani come il veneto Bianco di Custoza, il piemontese Gavi e il lombardo Oltrepò Pavese presentano note fresche di albicocca e pesca bianca. Da abbinare con piatti a base di pesce o verdure di stagione impanate e fritte.

Il Prosecco è in assoluto lo spumante più floreale del nostro panorama vinicolo con i suoi profumi che ricordano l’acacia e il glicine.

Il vitigno Vermentino, con le varianti regionali come il sardo Vermentino di Gallura, il ligure Vermentino di Luni e il Vermentino Costa Toscana, coniuga note di fiori di campo con la frutta fresca soprattutto di pera e mela, ed è ottimo con antipasti di mare e crostacei.

Come si vede la natura, nel periodo primaverile, ci regala un bouquet di aromi profumatissimo ed è immancabile concedersi le stesse sfumature all’interno di un vino.

Valentina Bolla

Leggi qui tutti gli articoli di Food&Wine di Digital BLeisure

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Bollicine di montagna al Trentodoc Festival 2025, da venerdì 26 a domenica 28 settembre

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Ultimi giorni disponibili per prenotare 4 esperienze esclusive: tutto a cura di Ferrari Trento, il brindisi italiano per eccellenza dal 1902.

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Mancano pochissimi giorni per assicurarsi un posto agli esclusivi appuntamenti firmati Ferrari Trento nel contesto del Trentodoc Festival, dal 26 al 28 settembre, nella splendida cornice di Villa Margon e Locanda Margon.

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La Notte delle Perle
Venerdì 26 settembre, ore 18.30 | Villa Margon
Cena esclusiva a cura dello Chef stellato Edoardo Fumagalli, alla scoperta della trilogia Ferrari Perlé Riserva, inclusa una rara annata d’Archivio.

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Masterclass “È tempo di Magnum”
Sabato 27 settembre, ore 11.00 | Villa Margon
Sei millesimati dall’Archivio di Famiglia in formato magnum, svelati dalla famiglia Lunelli e dallo Chef de cave Cyril Brun, per una degustazione unica.

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Visita alle Cantine Ferrari con degustazione verticale di Ferrari Riserva Lunelli
Venerdì, sabato e domenica | Prenotazioni last minute disponibili
Un viaggio sensoriale tra tre millesimati del Ferrari Riserva Lunelli, accompagnato da una visita guidata nelle Cantine storiche.

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Brunch Stellato a Locanda Margon
Domenica 28 settembre | ore 10.30 o 13.00
Un brunch d’autore tra tradizione trentina e creatività contemporanea, accompagnato da Ferrari Trentodoc.

PRENOTATE ORA, I POSTI STANNO PER ESAURIRSI!

 

hospitality@ferraritrento.it – Tel. 0461 972331

 

Per il brunch: contact@locandamargon.it

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Mangiare bene a Milano: apre il MAIO Restaurant Club House al Castello Tolcinasco Golf Club

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Golf club Tolcinasco 6

Alle porte del capoluogo lombardo inizia il nuovo capitolo di MAIO Group: un paradiso culinario aperto a tutti, soci e buongustai

Milano, settembre 2025.

Esperienza e innovazione, eleganza e qualità dedicate alla cucina italiana, in una delle strutture golfistiche più prestigiose d’Italia: giovedì 18 settembre inaugura il nuovo MAIO Restaurant Club House all’interno del Castello Tolcinasco Golf Club, alle porte di Milano.

Mario Restaurant Club House 1

 

Il progetto, ideato non solo per i soci del Club ma anche per chi desidera trascorrere momenti piacevoli in un contesto naturale dalla indiscutibile bellezza, vede in questa prima fase il completo restyling del ristorante rinnovato negli spazi e nello stile, curato dall’Arch. Giorgia Longoni, interpretando l’identità di MAIO Group in chiave elegante e contemporanea.

Da gennaio 2026 la seconda fase riguarderà la ristrutturazione del bar, che verrà ripensato come cuore pulsante della Club House.

La nuova configurazione prevede un’area dedicata alle premiazioni, oltre a spazi concepiti per vivere il Club non solo come luogo di relax ma anche come ambiente di lavoro e netwoking, in linea con le esigenze di soci e ospiti.

La proposta gastronomica prevede un menù di cucina italiana e un menù settimanale per i golfisti, dinamico e veloce, creati dall’Executive Chef Luca Seveso di MAIO Group.

Protagonisti alcuni classici della cucina MAIO e non solo, come:

  • vitello tonnato con giardiniera, misticanza e uova d’aringa;
  • tataki di tonno con battuto di pomodoro fresco, germogli, olivelle e origano selvatico;
  • agnolotto del Plin con burro e salvia e funghi trifolati;
  • mezze maniche con gallinella di mare e fiori di zucca;
  • polpo BBQ con gazpacho di pomodoro e ciliegie, crema di burrata e pinzimonio di ortaggi;
  • Rib-Eye di pezzata rossa polacca con patate arrosto e cipollina d’Ivrea, maionese alla senape e miele;
  • insalate e pizze per tutti i gusti, dolci e menù dedicato ai bambini.

Grazie alla consolidata vocazione di MAIO Group nell’organizzazione di eventi, la collaborazione con il Castello Tolcinasco Golf Club trova una naturale estensione, con gli ampi spazi esterni e interni, compresa una sala per 150 persone, ideale per eventi privati, aziendali e occasioni speciali. Senza dimenticare che per la sua collocazione e per i servizi offerti dal Club, Tolcinasco diventa una destinazione ideale per Team building, attività sportive e mindfulness con il padel, la SPA, la piscina e tutte le possibilità all’aria aperta.

Con questa apertura, MAIO Group conferma la propria capacità di adattare i format a contesti diversi, mantenendo sempre qualità e coerenza, contribuendo attivamente alla valorizzazione delle realtà con le quali collabora.

Il progetto nasce dall’esperienza di MAIO Group, dedicata alla ristorazione da più di 40 anni, in collaborazione con la proprietà del Club guidato da Emanuel Stilo.

“Siamo orgogliosi di portare la nostra esperienza al Castello Tolcinasco Golf Club”, afferma Alessandro Maio, proprietario di MAIO Group col fratello Massimo. “È un progetto che ci ha coinvolti fin da subito, nato con entusiasmo e costruito con l’obiettivo di dare nuova energia alla Club House. Vogliamo offrire ai soci e agli ospiti un luogo accogliente, dove la cucina di qualità e l’ospitalità si incontrino con lo sport e con la bellezza di questo contesto unico”.

“Questa collaborazione”, commenta Emanuel Stilo, Presidente del Castello Tolcinasco Golf Club, “rappresenta un passo significativo verso l’innalzamento degli standard di servizio e di professionalità del nostro Club, rendendolo una scelta privilegiata anche per occasioni speciali. Castello Tolcinasco Golf Club continua il suo percorso di miglioramento e sarà così il primo Club italiano a vantare la presenza di un brand di primaria fascia e riconoscimento assoluto nella ristorazione”.

 

MAIO GROUP

MAIO Group è una realtà tutta italiana, nata da una storia di famiglia, da cui prende il nome, e sviluppata grazie all’impegno di due fratelli, che dal Piemonte si è estesa in Lombardia e nel Lazio. L’instancabile ricerca dei fratelli Alessandro e Massimo Maio porta nei MAIO Restaurant bellezza ed eleganza, insieme all’eccellenza della cucina, per un’esperienza fatta di estro ed emozione.

Mario Restaurant Club House 2

Oltre al nuovo ristorante al Castello Tolcinasco Golf Club, MAIO Group racchiude oggi diverse attività:

  • La Bettola di Carisio, ristorante e hotel in provincia di Vercelli, da cui tutto è nato nel 1977;
  • MAIO Restaurant, da 18 anni all’ultimo piano di Rinascente Duomo a Milano;
  • Be Steak, non solo alla Rinascente di Milano ma anche a Rho Fiera;
  • MAIO Catering, con oltre 1.000 eventi l’anno nel Milanese;
  • MAIO Restaurant & Rooftop a Roma, dalla primavera del 2023 all’ultimo piano della Rinascente in via del Tritone;
  • Alfa Romeo Caffé e Bistrò, dal 2024 al Museo Alfa Romeo di Arese (Milano).

E altre novità sono in fase di sviluppo.

 

CASTELLO TOLCINASCO GOLF RESORT & SPA

È uno dei più esclusivi e ricercati Club d’Italia.

Inaugurato nel 1993, offre 36 buche con 3 percorsi da campionato e 9 buche executive, con percorsi che si sviluppano intorno ad un bellissimo castello del XVI secolo e alla sua antica corte, che danno al circolo un’impronta inconfondibile d’altri tempi.

Progettato da Arnold Palmer, uno dei più grandi giocatori di tutti i tempi, il campo è uno dei più moderni, completo e vario, capace di garantire sempre un gioco interessante.

Il Club è un vero e proprio paradiso per il golf e il tempo libero a poca distanza da Milano, con una splendida piscina, campi da padel, SPA con percorso multisensoriale, Club House, Pro Shop, putting green, campo pratica con 50 postazioni scoperte e coperte.

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Ferrari celebra il Trentodoc Festival 2025 proponendo 4 esperienze esclusive

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Si alza il sipario sul programma della quarta edizione, in programma dal 26 al 28 settembre 2025.

Il programma della quarta edizione del Trentodoc Festival, in programma da venerdì 26 a domenica 28 settembre 2025, si preannuncia molto interessante.

Anche quest’anno, Ferrari Trento sarà tra i protagonisti con un ricco programma di appuntamenti che ne raccontano la continua tensione all’eccellenza e il profondo legame con il territorio.

Quattro le esperienze proposte per momenti diversi delle giornate che porteranno nella città del Concilio appassionati di bollicine da tutta Italia e non solo:

 

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La Notte delle Perle – La trilogia dei Perlé Riserva e le “perle” dello chef Edoardo Fumagalli

La magia della sera avvolgerà Villa Margon (nella foto), magnifica residenza cinquecentesca del Gruppo Lunelli, in un evento che unisce qualità enologica e gastronomica.

La famiglia Lunelli accompagnerà gli ospiti alla scoperta di prestigiosi Ferrari Perlé Riserva – inclusa una rara vecchia annata dell’Archivio di Famiglia – abbinati alle “perle” gourmet dello chef stellato Edoardo Fumagalli di Locanda Margon, in una cena esclusiva preceduta da una visita guidata alle Cantine Ferrari.

Un’esperienza all’insegna dell’arte, del gusto e della convivialità, in una cornice assolutamente unica.

Venerdì 26 settembre, ore 18.30.

 

Masterclass “È tempo di Magnum” – Sei millesimati dall’Archivio di Famiglia

Il salone centrale di Villa Margon, splendidamente affrescato, ospiterà un approfondimento unico nel suo genere: una masterclass, guidata dalla famiglia Lunelli e dallo chef de cave Cyril Brun, che porta alla luce, dall’Archivio di Famiglia, sei preziosi millesimati Ferrari Trentodoc in formato magnum. Le bottiglie, affinate per anni nel buio e nel silenzio delle cantine, testimoniano la straordinaria capacità dei Trentodoc, esaltati dal formato magnum, di evolvere nel tempo, esprimendo profondità, complessità ed equilibrio.

Sabato 27 settembre, ore 11.00.

 

Visita alle Cantine Ferrari con degustazione verticale di Ferrari Riserva Lunelli

Un percorso di degustazione che celebra lo Chardonnay di montagna in una delle sue espressioni più nobili: il Ferrari Riserva Lunelli.

Dopo una visita guidata alle Cantine Ferrari, gli ospiti potranno scoprire tre millesimati: una degustazione verticale che includerà l’annata corrente e due vecchie annate di questa iconica etichetta. Un viaggio sensoriale che esalta il carattere di un Trentodoc frutto della prima fermentazione in grandi botti di rovere austriaco, cui il lungo affinamento sui lieviti e in bottiglia conferisce ulteriore finezza e complessità.

È possibile prenotare la visita venerdì, sabato e domenica in diverse fasce orarie.

 

Brunch Stellato a Locanda Margon

Chiude il weekend, domenica 28 settembre, un brunch d’autore a Locanda Margon, il ristorante del Gruppo Lunelli immerso nei vigneti alle pendici del Monte Bondone.

I piatti dello chef Fumagalli, ispirati alla tradizione trentina e reinterpretati con creatività contemporanea, saranno accompagnati da una selezione di Ferrari Trentodoc.

Domenica 28 settembre, disponibile in due fasce orarie: ore 10.30 oppure 12.30 contact@locandamargon.it.

Per info e prenotazioni: hospitality@ferraritrento.it – tel. 0461 972331.

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Donburi House: 90 ristoranti giapponesi alla conquista dell’Italia

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La catena punta a una grande espansione mantenendo l’autenticità dell’izakaya, tra ritualità, estetica e sapori.

Dimenticate il sushi all you can eat e le contaminazioni fusion: la nuova frontiera della cucina giapponese in Italia parla il linguaggio autentico dell’izakaya, tra ritualità, estetica e sapori che evocano Tokyo, Kyoto e Osaka.

A guidare questa trasformazione è Donburi House, catena di ristoranti giapponesi fondata su un progetto ambizioso: aprire 90 locali in tutta Italia, portando nel cuore delle città una vera esperienza nipponica.

Un’idea nata dal successo delle prime aperture a Torino, Milano e Aosta, che ha spinto le famiglie imprenditoriali torinesi Boffa e Chiesa a sostenere un’espansione su larga scala. Ma il sogno non si ferma ai confini nazionali: una prima apertura in Svizzera è già in fase di preparazione, a conferma delle ambizioni internazionali del progetto.

Un format che punta all’anima del Giappone

Il cuore del concept di Donburi House è l’izakaya, una vera istituzione della socialità giapponese, dove cibo e bevande si intrecciano in un momento conviviale di fine giornata. I piatti iconici della tradizione – donburi, ramen, gyoza, onigiri – sono preparati secondo le ricette originali, con lavorazioni accurate e materie prime selezionate con rigore. L’obiettivo è offrire una cucina giapponese genuina e accessibile, senza compromessi sulla qualità.

Takashi Kido, executive chef.

A firmare l’offerta gastronomica è lo chef Takashi Kido, tra i massimi interpreti della cucina nipponica in Italia, a cui è affidata la supervisione di ogni menu e brigata, per garantire coerenza, autenticità e alti standard in ogni ristorante.

Atmosfera, estetica e immersione sensoriale

L’esperienza da Donburi House non si esaurisce nel piatto. Ogni locale è pensato per essere un’immersione totale nella cultura giapponese: gli spazi sono progettati dallo studio Boffa Petrone & Partners con un occhio attento all’equilibrio tra funzione ed estetica. Legno naturale, lanterne soffuse, linee pulite e materiali caldi trasportano gli ospiti lontano dal caos urbano, in un ambiente accogliente e intimo, capace di raccontare una storia.

«Abbiamo voluto dare all’architettura lo stesso peso della cucina», spiega Luca Boffa, ideatore del progetto. «Ogni locale deve avere un’anima e trasmettere autenticità. È questo il cuore della nostra identità: un format replicabile, ma sempre riconoscibile e coerente».

Gli fa eco Max Chiesa, altro promotore del progetto: «La nostra missione è rendere accessibile la tradizione giapponese, senza alterazioni. Ogni piatto che serviamo è un gesto di rispetto verso quella cultura millenaria».


Una sfida che guarda al futuro

Dopo i locali già attivi a Torino, Aosta, Milano uno in arrivo a settembre in via Borsieri (quartiere Isola) e nuove aperture previste in Lombardia , a Saronno e in diversi centri commerciali, Donburi House si muove velocemente, ma senza rinunciare alla coerenza del format. Ogni ristorante sarà supportato da un laboratorio centrale per garantire uniformità e qualità costante, anche nei piatti che richiedono preparazioni complesse.

Dietro al boom della cucina giapponese – che da semplice moda si è trasformata in un vero e proprio stile di vita alimentare anche in Italia – c’è un desiderio crescente di esperienze autentiche, capaci di raccontare storie, evocare luoghi e creare connessioni. Ed è proprio questa esigenza che Donburi House intercetta e interpreta, con una proposta culturale prima ancora che gastronomica.

Il risultato? Un viaggio nel Giappone più vero, da vivere città dopo città, ciotola dopo ciotola.

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Dom Pérignon: lo Champagne in mostra a Londra, in un viaggio eterno

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La famosissima Maison celebra l’Arte della Creazione con sette grandi artisti internazionali, raccontando passato, presente e futuro

Nel 1668, un giovane monaco benedettino di nome Dom Pierre Pérignon, presso l’abbazia di Hautvillers, dichiarava con audacia il suo intento: “Sto bevendo le stelle”. Era l’inizio di un sogno che, secoli dopo, si sarebbe trasformato in una delle Maison più iconiche dello Champagne. Quel sogno di eccellenza continua oggi attraverso un dialogo profondo tra il mondo del vino e quello dell’arte.

Con la nuova campagna “Creation is an Eternal Journey”, Dom Pérignon ha rinnovato la sua vocazione artistica, trasformando l’atto enologico in un simbolo universale di creazione. Un viaggio creativo che ha trovato la sua espressione più intensa il 16 maggio 2025, con l’apertura a Londra presso la Tate Modern di una mostra immersiva costruita come una spirale esperienziale, simbolo della continuità tra memoria, visione e innovazione.

Sette figure straordinarie sono state invitate a interpretare il tema della creazione:

  • Zoë Kravitz, attrice e regista dallo spirito visionario.
  • Tilda Swinton, icona del cinema e dell’arte performativa.
  • Clare Smyth, chef tre Stelle Michelin, pioniera della cucina etica.
  • Takashi Murakami, artista visivo tra i più influenti al mondo.
  • Alexander Ekman, coreografo noto per le sue messe in scena immersive.
  • Anderson Paak, musicista e produttore pluripremiato.
  • Iggy Pop, leggenda vivente del rock e simbolo di libertà creativa.

I loro pensieri sulla creazione sono diventati parole, immagini e suoni. Le fotografie di Collier Schorr e i filmati della regista Camille Summers-Valli hanno saputo cogliere l’essenza di un processo che unisce linguaggi e sensibilità diverse, tutte legate da una comune urgenza espressiva.

“Penso a Dom Pérignon come a un’entità naturale. Cambia sempre, ma allo stesso tempo non cambia mai”, ha dichiarato Tilda Swinton, mentre per Iggy Pop, creare significa semplicemente “liberarsi”. Zoë Kravitz, invece, ha descritto la creazione come “un’offerta sacra”.

Accanto alla componente artistica, la Maison ha presentato quattro nuovi Millesimati che segnano tappe cruciali della sua evoluzione:

  • Vintage 2008 – Plénitude 2.
  • Vintage 2017, l’ultimo firmato da Richard Geoffroy.
  • Vintage 2018, il primo curato da Vincent Chaperon.
  • Rosé Vintage 2010, sintesi estrema di ricerca e terroir.

Con questo progetto, Dom Pérignon riafferma il proprio ruolo di ponte tra le arti, la cultura e l’eccellenza vinicola, rendendo omaggio alla propria storia e proiettandosi verso nuove forme di espressione. Un invito a riscoprire, nel calice, non solo il sapore dello Champagne, ma l’eco di un atto creativo che continua a risuonare nel tempo.

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Dom Pérignon: Zoë Kravitz

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Un gruppo di artisti internazionali celebra la creazione di uno Champagne speciale.

 

 

 

 

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