A due passi da Milano, l’offerta del Circolo si espande per soddisfare ogni esigenza dei soci e dei numerosi frequentatori, incluso il nuovo MAIO Restaurant.
Pochi anni dopo la sua inaugurazione, avvenuta nel 1993, il Golf Club Castello di Tolcinasco ricevette una visita quasi insperata: davanti allo storico direttore Ivaldo Gianbisi e a Chiara Cerruti, allora Segretaria sportiva del Club, si presentò Arnold Palmer, la leggenda del golf americano, il fuoriclasse che, con le sue imprese, aveva reso finalmente popolare – costringendo le tv ad allestire le prime dirette dei tornei – uno sport che fino ad allora non era riuscito ad affiancarsi alle discipline più care al pubblico statunitense.
“The King”, come era stato ribattezzato Palmer per la sua messe di successi, era lì, alle porte di Milano, per verificare di persona come fosse stato portato a compimento il progetto di quel campo che recava proprio la sua firma. Un immediato passaparola riuscì a far confluire a Tolcinasco una piccolissima folla di soci, quasi increduli di poter ammirare da vicino il gioco di quel campione che aveva segnato un’era del golf. Sì perché Palmer volle giocare qualcuna di quelle 27 buche (più 9 deliziose executive par 3) che, con i suoi collaboratori, aveva immaginato sulla carta. Seguito dai pochi fortunati che avevano fatto in tempo a precipitarsi lì, Palmer chiese in prestito un driver a uno storico socio impegnato sul campo (l’ingegner Erminio Perrotta) dichiarandosi soddisfatto del lavoro compiuto anche se, qui e là, notò qualche dettaglio a suo giudizio migliorabile.

Con gli anni quel Circolo sorto all’ombra del maestoso castello visconteo da cui prende il nome è diventato uno dei più frequentati dell’area milanese. La sua vicinanza con il centro città (distante meno di mezz’ora in auto), le sue 27 buche (+9 appunto) che consentono sempre di giocare anche nei giorni di gara, la grandissima piscina ne hanno fatto un punto di riferimento importantissimo per gli appassionati. Le cinque edizioni dell’Open d’Italia ospitate dal 2004 al 2008, con la prima vittoria professionistica di Francesco Molinari nel 2006, lo hanno fatto conoscere anche al pubblico nazionale e internazionale.
Ormai da diversi anni, però, Tolcinasco ha puntato a un’articolata diversificazione della sua offerta sfruttando le altre opportunità che una struttura così ampia poteva offrire.

La Spa
Nessun altro Circolo di golf italiano mette a disposizione dei suoi frequentatori una Spa tanto grande e articolata. L’accesso può iniziare dal ”Percorso Kneipp”, percorrendo due vasche parallele con acqua, rispettivamente, a 32° e 20° di temperatura, ideali per stimolare la circolazione. Si può poi scegliere fra sauna finlandese o bagno turco, a seconda delle caratteristiche e delle esigenze fisiche di ciascuno, e successivamente immergersi nel frigidarium a 20° prima di tuffarsi nella grande piscina a 32° dotata di idromassaggi e cascata. A completare il percorso, docce emozionali a varie temperature che utilizzano giochi d’acqua uniti a cromoterapia e aromaterapia per stimolare i sensi. Gli idrogetti sono a goccioline nebulizzate, a cascata e a lama d’acqua. Infine, a chiudere l’esperienza, l’area relax.

Il Padel Club
Sull’onda del successo di questo sport, il Circolo si è dotato, in collaborazione con la AB Padel di Nicola Amoruso e Alessandro Budel, di sei campi da padel, di cui tre coperti, subito frequentati in massa dagli appassionati, tanto da ospitare anche eventi agonistici nazionali e internazionali. Molti soci golfisti hanno scoperto lo sport che più è cresciuto nel mondo in termini di diffusione negli ultimi anni, affiancandolo al gioco sul green.

Team building
Una sala congressi da 120 posti e una sala riunioni da 20 rendono Tolcinasco la location ideale per giornate di Team building, come hanno potuto felicemente sperimentare molte aziende che lo hanno scelto. Se, per definizione, il Team building ha l’obiettivo di migliorare la comunicazione relazionale all’interno di un gruppo di lavoro, motivare l’affiatamento tra i membri del team, rafforzare lo spirito di squadra e valorizzare la performance complessiva in vista di un obiettivo, il Circolo risponde perfettamente a tutte queste esigenze. La sala congressi può ospitare i momenti teorici e illustrativi, le altre strutture e il campo sono ideali per tradurre in pratica i concetti di coesione, collaborazione e spirito di gruppo. La disponibilità di maestri di golf esperti e la possibilità di accompagnare anche neofiti del gioco, ad esempio sulle 9 buche executive, aggiungono altre opportunità a quelle occasioni di ritrovo e apprendimento delle tecniche di raggiungimento degli obiettivi.

Ristorazione, novità in vista
Proprio con l’intento di migliorare sempre più la sua offerta non solo per le esigenze dei soci ma anche per eventi, convention aziendali, incontri finalizzati al Team building, il Circolo ha stipulato in luglio un accordo con MAIO Group, società leader in Italia nel campo della ristorazione, dell’ospitalità e del catering. Lavori di ristrutturazione programmati in agosto consentiranno in settembre l’apertura del nuovo MAIO Restaurant, pensato non solo per i soci del Club ma anche per chi desidera trascorrere giornate piacevoli in un luogo ricco di proposte per tutti, dal golf al parco, dalla piscina al tennis, alla Spa, con lo sfondo del castello. Il progetto prevede un restyling in due fasi, affidato allo studio di architettura di Giorgia Longoni, a partire dal ristorante, che rappresenta il cuore dell’esperienza MAIO, sempre sotto la supervisione dell’Executive Chef Luca Seveso, seguito poi nei mesi seguenti dal bar, rinnovando l’identità del luogo ma con un’attenzione alla grande tradizione di questo storico Golf Club.
